Molto più di una gonna
Sapete cosa rendeva le gonne delle signore del Seicento così ampie? Ebbene, il segreto era il guardinfante, una struttura in metallo o in vimini su cui veniva appoggiata la gonna e che le donava quella classica forma a cupola. C’è una zona di Torino che prende il suo nome proprio da questa bizzarra impalcatura: in quella che oggi conosciamo come Contrada Guardinfanti, infatti, un tempo venivano venduti questi particolari accessori.
Situata in centro, a pochi passi da piazza Castello, la contrada comprende via Barbaroux, via Stampatori, via Santa Maria e via dei Mercanti. Appena entrati in una di queste strade, sembra di essere finiti in un’altra città e in un’altra epoca: le vie sono strette, principalmente pedonali, e il caos della vicina via Garibaldi sembra sparire come per magia.
Una piccola oasi, insomma, che con i suoi negozietti e ristorantini ricorda un quartiere bohémien. A costruire l’atmosfera romantica e tranquilla, il silenzio e i pochi passanti si uniscono al verde che spunta da alcuni balconi e ai gonfaloni appesi in ogni via. Esponendo il nome della contrada, questi non ci fanno dimenticare che siamo sì a Torino, ma in un posto speciale. A ricordarci invece della connotazione tardo medievale della zona, la facciata di Casa Romagnano mostra ancora parte delle pietre originali presenti sotto strati di muratura.
Poesia e canzoni sul balcone
Ma l’origine della contrada è da cercare ancora più indietro nel tempo: il quartiere ha la tipica pianta romana – comune al resto della città – e ci parla di un passato remoto, di cui però non abbiamo altri indizi. Al numero 20 di via Barbaroux Silvio Pellico scrisse “Le mie prigioni”; oggi l’eredità artistica della contrada è rinchiusa in un cortile di via dei Mercanti 3, dove ogni domenica prende vita il famoso Concertino dal Balconcino.
Qui una bizzarra coppia di artisti – lei cantante lirica, lui musicista e autore teatrale – conosciuti come gli MCCS Punklirico (per il curioso genere proposto) offrono un po’ di musica alla città suonando dal balcone di casa loro ogni domenica alle 17 e dandosi il cambio con poeti e artisti di vario genere. Proprio questo assurdo concerto durante il momento del riposino pomeridiano rappresenta al meglio la contrada, il cui punto di forza sono proprio i contrasti: nelle sue quattro vie e nelle sue dimensioni limitate trovano posto le attività più disparate.
Hai un pomeriggio libero per girare per le strade di Torino? Dopo la Contrada visita il Cimitero Monumentale! Qui puoi trovare più informazioni sulla sua storia e le bellissime statue al suo interno.
Preferisci una caccia al tesoro? Inseguendo gli animali di Torino incontrerai magia, filosofi impazziti, massoneria e molto altro…
Negozi belli & strani
Botteghe di tutti i tipi espongono fiere la loro merce, anche quando questa è un po’ particolare. Troviamo così la vetrina completamente rosa di Gabriel – L’Arte del Sapone – una saponeria artigianale colorata e profumatissima – o quella popolata da bambole e bambolotti di ogni genere o quell’altra ancora, che espone cappelli.
Ma a lasciare il segno sono soprattutto i negozi dal sapore più antico: camminando ci si imbatte nella Bottega Fagnola, in cui si producono e rilegano quaderni e diari e al cui interno si può ancora ammirare un torchio, o nella Libreria antiquaria Dentis, dove tra un Compendio dei secreti rationali e un’Historia naturale di Plinio il Vecchio fa capolino in vetrina anche un topolino a due teste.
Proprio a ricordarci che questa è una zona caratterizzata dai contrasti, di fronte all’antica libreria, le saracinesche abbassate di due negozi sono decorate con dei modernissimi murales raffiguranti Marilyn Monroe e un toret, la fontanella tipica della città di Torino.
Non solo le saracinesche, ma anche i muri dei palazzi della contrada sono spesso decorati, ora da un trompe-l’œil raffigurante la facciata di una casa, ora da manifesti ormai strappati di protesta sociale, o da stencil di satira politica.
Per placare la fame
E se ci si avventura nella contrada a stomaco vuoto, per placare la fame c’è solo l’imbarazzo della scelta. Per chi ama la cucina etnica, il ristorante persiano Sharazad a pranzo offre un menu completo a 12 euro, ma anche pizza e kebab. Per chi invece vuole optare per dei piatti vegetariani e vegani, da Verdi d’Indivia si può gustare un piatto tris per 6,50 euro. Per chi invece ama la cucina tradizionale, il dehor di Peppino è il luogo ideale in cui pranzare. La contrada offre anche molta scelta per chi è di fretta o vuole solo fare merenda. A seconda dei gusti, in uno dei tanti localini, si può assaggiare la pizza a cono oppure quella più tradizionale al trancio o mangiare un gelato da + di un Gelato.
Per coloro che invece di non hanno voglia di appesantirsi, sempre in Via dei Mercanti, Natura Liquida offre centrifugati di frutta e verdura per ogni evenienza e ogni tipo di tasca: diverse combinazioni possono aiutare a sconfiggere lo stress, il gonfiore o la cattiva digestione e i prezzi vanno dai 3 euro per un bicchiere piccolo ai 4,5 per uno grande. Gli amanti della menta apprezzeranno sicuramente il mix rinfrescante: ananas, mela, arancia, pesca e menta.
E chi volesse mangiare a casa? Nessun problema: per gli amanti della spesa, la contrada offre un modo nuovo e intelligente di fare provviste. Il Negozio Leggero è un negozio alla spina: niente imballi e plastiche inquinanti usa e getta, in questo negozio il cliente porta il proprio contenitore che viene riempito col prodotto scelto. Sono disponibili numerosi tipi di riso, pasta, legumi, farine, biscotti, spezie, detersivi per la casa e prodotti per l’igiene personale.
Anche solo per una passeggiata, vale comunque la pena di visitare questa caratteristica contrada; sia per scappare dal caos della città, che per godersi uno scorcio inusuale, le sue vie acciottolate e i suoi palazzi sapranno regalarci un momento di calma e ci offriranno un tipo di bellezza raro da trovare a Torino. Attenzione però! Se è la tranquillità che si cerca, meglio stare alla larga la domenica pomeriggio: il Concertino dal Balconcino è tutto fuorché silenzioso.