Dopo aver scoperto grazie alle vostre interviste come si vive in Gran Bretagna, negli Stati Uniti, in Svizzera, in Lituania e in Brasile, oggi è la volta della Francia. Con i primi soldi guadagnati Alice ha fatto avverare il suo sogno: vivere per un po’ a Parigi. Qui ci racconta la sua esperienza e ci dà qualche consiglio.
Perché hai scelto Parigi come destinazione e di cosa ti occupavi durante il mese là?
Lo vedevo come il “viaggio che ti cambia”, quello che ti fa diventare più grande, più sofisticata, più tutto. All’epoca avevo 18 anni, ho usato i primi soldi che ho guadagnato con il mio lavoro da commessa per pagarmi la retta del college che ho frequentato là, ed ero con la mia migliore amica.
Com’era la tua giornata tipo?
Volevamo vivere “à la parisienne”, un po’ come Serena e Blair in Gossip Girl, le nostre giornate filavano tra scuola, passeggiate sulla Senna, negozietti second hand, relax sulle panchine ai giardini Tuileries, e incursioni per librerie che vendevano libri di seconda mano.
In generale volevamo evitare le classiche attività turistiche. Ricordo poi chilate di burro. Per risparmiare mangiavamo baguette al burro ogni giorno a pranzo!
Era la mia prima esperienza da sola, stavamo in questa adorabile mansardina in zona Galeries Lafayette e ci piaceva passeggiare per Montmartre praticamente tutti i pomeriggi, per sentirci un po’ bohèmien.
Cosa ti Parigi di piace di più?
Quali sono le grandi differenze che hai notato tra Parigi e la Francia e l’Italia e le grandi città italiane?
Sicuramente il ritmo della città. Abituata a realtà come Torino o Milano, Parigi mi sembrava un sogno.
Vedere le persone incontrarsi per bere “un verre”, senza fretta, senza quella frenesia e quell’ossessione di performare e produrre a tutti i costi.
Mi raccontavano le mie insegnanti che la domenica i negozi sono quasi tutti chiusi, che in generale a Parigi il rispetto per i lavoratori è tutto, e il riposo è sacro.
Quali sono gli angoli di Parigi che ami di più e che per te sono imperdibili?
E passate dal Louvre per ammirare la Nike di Samotracia: sembra davvero stia per spiccare il volo, toglie letteralmente il fiato.

Consiglieresti ai lettori di passare qualche mese a Parigi?
Sicuramente sì! È un po’ come se fosse un viaggio di formazione, ti senti immerso nella bellezza, nell’arte e nella cultura.
Consigliatissimo se avete amato le atmosfere di Midnight in Paris!