Sono dei Gemelli quindi per me è fisicamente impossibile avere una sola cosa in mente per volta. Una sola passione, un solo progetto, qualcosa su cui focalizzarmi dando tutta me stessa per poi passare al resto. Sarebbe meraviglioso, ma purtroppo gli astri hanno deciso che la mia mente debba essere affollata come la riviera ligure nei weekend estivi. Tanto rumore, tanti colori, tanta diversità e spesso poco focus 24/7.
Ho deciso di non combattere questo mio modo di essere, di usarlo per combattere la noia e di portare avanti diversi progetti contemporaneamente, frustrazione inclusa nel prezzo.
Un po’ come i bagnanti di Pietra Ligure, questi miei progetti arrivano tutti da luoghi diversi, hanno diverse caratteristiche e vanno a toccare momenti diversi della mia vita e delle mie passioni. Alla fine, scavando, un filo conduttore però c’è.
Attualmente sto lavorando a:
AD EXTREMA: format di reportage di viaggio che consiste nel visitare i punti cardinali estremi di ogni nazione raccontandoli attraverso foto, video, audio e scrittura.
BYSSAN LULL: mi piace il freddo, mi piacciono i mezzi di trasporto antiquati, mi piacciono i paesaggi estremi, sono fissata con la storia e adoro il teatro. Voilà, Byssan Lull, pièce teatrale sul disastro dell’Italia nel 1928.
ETTORE GIOVANNI MAY: mentre preparavo la tesina di maturità ho letto le lettere di Va Gogh al fratello e mi sono innamorata. Da brava adolescente poco figa mi sono innamorata di un pittore morto da cento anni e non del cantante di turno. Tutto regolare. Pochi mesi fa ho scoperto che la mia città, Pinerolo, ha il suo Van Gogh personale, Ettore Giovanni May, pittore morto suicida a vent’anni. Occasione troppo ghiotta per non scriverne. Come? Tramite il teatro, again.
L’UNIVERSO È DAPPERTUTTO: progetto nato per caso a Prato lavorando ad AD EXTREMA. Il pezzo che ho prodotto è un misto di Ad Extrema e L’Universo è Dappertuttto. Ho deciso di portare avanti il format che ne è emerso in maniera indipendente. Il processo parte da una foto, spesso di opere d’arte. Questa foto mi ispira un’illustrazione che disegno direttamente sulla foto e dall’unione delle due nasce il pezzo scritto. Una riflessione, una storia, un ricordo, il tutto per unire tra di loro angoli dell’Universo che a prima vista sembrano troppo distanti e diversi. Trovare l’universale nel particolare, se stessi in ogni anfratto del mondo.