Chi sono

by Chiara

 Mi chiamo Chiara Grondana, ma le persone, apparentemente allergiche a Chiara, hanno sempre trovato modi fantasiosi di declinare e storpiare il mio nome e cognome.

Nata a Torino ma cresciuta ai piedi delle Alpi piemontesi, il mio cuore è diviso tra i boschi di casa, il deserto nordafricano e le vie di Vilnius, dove ha vissuto per sei mesi.

Devo proprio a Vilnius la persona che sono ora, perché è stato durante un ozioso pomeriggio in un bar lituano che mi si è illuminata la lampadina. Ero lì in Erasmus in quanto studentessa di Psicologia ma il futuro che questa scelta mi prometteva mi stava stretto e non sapevo quali alternative potessi avere. Ma seduta su quelle sedie morbide ho capito che l’arte può essere un mestiere e non solo un passatempo e che quella sarebbe stata la mia strada. Mi sarei finalmente ascoltata e sarei stata sincera con me stessa. Non ero tagliata per un lavoro tradizionale, avevo bisogno di creare. Così appena tornata mi sono iscritta alla Scuola Holden dove mi sono diplomata nel 2016 nel college Real World (intanto mi sono anche laureata, niente paura!).

Da piccola volevo fare contemporaneamente la paleontologa, l’archeologa, la piratessa, la panettiera e la veterinaria. Anni dopo ho capito che se fossi nata nel passato sarei stata un’esplor-artista. Oggi ho realizzato che posso esserlo anche in quest’epoca. E un po’ come da bambina volevo fare mille cose allo stesso tempo,  le mie passioni sono tante e non riesco a lasciarne nessuna per strada. Così l’arte, la storia, la natura, la scienza e i viaggi e tanto altro mi accompagnano tutti i giorni.

Attualmente, quando non sto guardando video di true crime su Youtube e cerco di rappare in inglese, progetto un futuro da van-lifer, scrivo per diverse riviste di viaggi quali CCT-seecity, lavoro come content writer e traduttrice freelance su Upwork e con diversi clienti italiani e internazionali e lavoro a diversi progetti personali tra cui una pièce teatrale sull’incidente del dirigibile Italia.

Adoro

  • I MUSICAL
  • gli alberi (e abbracciarli)
  • le lenticchie
  • l’inchiostro nero
  • la menta
  • le sorelle Wachowski
  • il café Hawelka a Vienna
  • Alphonse Mucha
  • i treni

Odio

  • le carote
  • le orchidee (sopravvalutate)
  • la cannella
  • Matthew McConaughey (scusa)
  • i supermercati
  • gli ombrelli

Nelle pagine Viaggi e Altre Meraviglie potrai scoprire i due grandi pilastri della mia vita, come questi si intrecciano e dove mi hanno portata e spero mi porteranno